Reperire sul mercato del lavoro quelle risorse in grado di fare la differenza in termini di qualità, capacità produttiva, determinazione, influenza sugli altri è un compito estremamente complesso. Mantenere queste risorse all’interno dell’azienda per un periodo sufficientemente lungo è, se possibile, ancora più difficile.
Le ricerche dimostrano che un quarto dei lavoratori altamente produttivi pianifica di cambiare lavoro già al termine dei primi 12 mesi del nuovo impiego. Questo in generale avviene poiché all’attenzione sul salario si affiancano aspetti meno tangibili ma più profondi come la crescita personale, il senso di sfida, l’importanza del cambiamento.
Di seguito alcuni accorgimenti per garantire la permanenza in queste “Risorse Superstar” all’interno dell’azienda per un periodo ragionevolmente più lungo:
Realismo: fornire loro un quadro sempre realistico della situazione che andranno ad affrontare; mettere da parte le descrizioni patinate di ambienti lavorativi ideali e di progetti realizzati nelle migliori condizioni. Le varie situazioni andranno invece descritte con estremo senso della realtà: l’orario di lavoro, flessibilità, riconoscimenti economici, pro e contro delle risorse coinvolte saranno parametri al contorno da riportare fedelmente nel bene o nel male;
Contatto: mantenere sempre una stretta relazione con le risorse più produttive. Anche una volta inserite all’interno del contesto aziendale sarà necessario rinnovare periodicamente i rapporti per prevenire una possibile sensazione di abbandono che è uno dei fattori scatenanti la volontà di cambiare lavoro;
Informazione: queste risorse vanno tenute costantemente aggiornate circa la realtà aziendale. A questo scopo è possibile utilizzare una grande varietà di mezzi quali le e-mail, blog, social network, fotocopie o semplici chiacchierate informali. A partire dal primo giorno di lavoro e per tutta la vita lavorativa all’interno dell’azienda, queste risorse non devono mai perdere la perfetta aderenza con l’azienda stessa ed il suo top management;
Accoglienza: le impressioni che si solidificano nei primi 30-60 giorni di lavoro costituiranno il bagaglio percettivo che le risorse porteranno con sé lungo tutto il loro tempo di permanenza in azienda. Quindi è un’ottima strategia quella di curare con la massima attenzione i primissimi giorni di lavoro: una scrivania pulita ed in ordine, computer e posta elettronica già configurati, colleghi sorridenti e disponibili costituiscono fattori decisivi nel mettere a proprio agio le risorse e lasciare una gradevole prima impressione;
Superstar: mantenere sempre alto il livello di richieste ed elargizioni. Questi stimoli devono procedere in due direzioni: da una parte un livello di aspettativa superiore alla media circa le performance. Le risorse vanno stimolate a rendere un apporto sempre maggiore poiché va stimolata la loro capacità di crescita e la voglia di sfida. Dall’altra, elargire in modo generoso: coaching, partecipazione a seminari, corsi dedicati sono strumenti che andranno utilizzati per nutrire la loro fame di conoscenza e continuo miglioramento.mantenere in azienda le risorse superstar può essere uno sforzo anche gravoso da un punto di vista economico ed organizzativo. Tuttavia, se si considera che proprio queste risorse sono quelle con maggiori possibilità di trovare impiego all’esterno si può ben comprendere quanto questi sforzi abbiano un diretto controvalore. E’ infine piuttosto probabile che risorse del genere abbiano in dote una valida rete di conoscenze personali e, in ultima analisi, possano fornire nel tempo riferimenti e contatti utili ad acquisire ulteriori risorse di analogo valore.